È stato presentato venerdì 24 maggio a Firenze, in via Bolognese, un impianto agrivoltaico sperimentale che combina la generazione di energia rinnovabile con le attività agricole per una finalità sociale. Il progetto è stato coordinato da Confapi Firenze, in collaborazione con i dipartimenti di Ingegneria Industriale e di Scienze e Tecnologie Agrarie, Alimentari, Ambientali e Forestali dell’Università degli Studi di Firenze, e ANFFAS Onlus Firenze.
L’iniziativa prevede l’installazione di pannelli fotovoltaici sopraelevati su terreni coltivati a olivo, creando nuovi spazi agricoli protetti per la coltivazione di altre colture come ciliegie, patate e fragole. Questi prodotti saranno destinati alla mensa delle case di accoglienza di ANFFAS Onlus Firenze, promuovendo così una filiera a km zero. Silvia Casati, vice presidente di Confapi e coordinatrice del progetto, ha dichiarato: “Questo progetto unisce e fa interagire tra loro tre settori fondamentali – le energie rinnovabili, l’agricoltura e il sociale. È una dimostrazione concreta che i sistemi circolari, che pongono al centro la persona, possono essere realizzati. L’integrazione di queste diverse aree non solo promuove la sostenibilità ambientale, ma contribuisce anche al benessere della comunità, valorizzando le risorse locali e supportando le persone con disabilità.”
Il progetto si inserisce perfettamente nelle linee guida ministeriali per lo sviluppo di impianti fotovoltaici su suoli agricoli, risolvendo il problema dell’uso del terreno per la produzione di energia senza compromettere l’attività agricola. I pannelli solari montati su supporti elevati permettono la coltivazione dei terreni sottostanti, minimizzando l’ombreggiamento e creando un microclima favorevole.
La realizzazione dell’impianto ha richiesto la collaborazione di diversi enti con competenze specializzate: i gruppi di ricerca dei professori Carcasci e Pacini dell’Università di Firenze per lo studio di fattibilità, l’Avv. Giampaolo Pacini per gli aspetti legali, Fabrizio Bertini dello Studio Associato Geotec per il progetto architettonico, e CIEM Impianti Srl per l’analisi di fattibilità tecnica.
L’obiettivo finale è massimizzare l’utilizzo del suolo, consentendo sia la coltivazione agricola che la produzione di energia, contribuendo così alla sostenibilità ambientale e al benessere della comunità locale.