di Renato Ferretti
Il florovivaismo in Italia rappresenta (in valore) il 5% dell’intera produzione agricola nazionale e contribuisce per il 23% alla formazione della produzione florovivaistica Europea, costituendo così un settore significativo, originale e tuttora caratterizzato da dinamiche economiche positive.
In Italia le aziende sono territorialmente concentrate in aree di produzione ben definite, la cosiddetta localizzazione a “macchia di leopardo”; per memoria le principali aree a fiori sono localizzate in Liguria, Toscana, Campania, Puglia e Sicilia, mentre quelle a piante in vaso, che si presentano anche meno concentrate, si collocano principalmente in Piemonte, Lombardia, Veneto, Liguria, Toscana e Sicilia. Le piante ornamentali da esterno oltreché in Toscana sono significative le produzioni della Lombardia, del Veneto, delle Marche, del Lazio e della Sicilia.
Il distretto vivaistico-ornamentale di Pistoia
Il vivaismo ornamentale è l’attività più importante dell’agricoltura Pistoiese e contribuisce per il 25% alla formazione del prodotto lordo dell’agricoltura Toscana e rappresenta il 5% del florovivaismo Europeo essendo uno dei più importanti distretti produttivi del continente.
Il distretto si caratterizza anche per le produzioni tipiche che traggono la loro origine nella tradizione delle fattorie Rinascimentali Toscane: come la coltivazione in vaso di agrumi e di altre specie esotiche o l’arte topiaria per ottenere piante dalle forme più varie per l’arredo dei giardini classici.
L’attività vivaistica ornamentale è concentrata nella Valle dell’Ombrone P.se ed interessa oltre 5.200 ettari, con circa 1000 ettari di vasetteria, 1500 aziende e oltre 5500 addetti diretti (2500 lavoratori dipendenti) oltre all’indotto, la PLV è di oltre 300 milioni di Euro di cui 160 esportati.
Ripartizione della superfice a vivaio nella Provincia di Pistoia
- alberi e arbusti sempreverdi ha. 1600
- conifere ha. 1350
- alberi ornamentali a foglia caduca ha. 1420
- arbusti a foglia caduca ha. 350
- rampicanti ed altri arbusti ha. 280
- rose ha. 200
Il distretto Pontino
L’Agro Pontino è ormai una delle aree florovivaistiche più significative del paese tanto che anche molte aziende del nord vi si sono insediate con loro unità produttive, ed oggi sono oltre un centinaio le aziende florovivaistiche della Provincia di Latina, con un’occupazione di oltre 2000 addetti ed un fatturato attorno ai 200 mld.
Il distretto è fortemente caratterizzato da un generale orientamento produttivo verso le piante mediterranee, il processo produttivo è spesso articolato in più aziende, le imprese più sensibili si sono date una organizzazione interaziendale ed una serie di relazioni per poter essere sempre di più interlocutori autorevoli del sistema pubblico.
Il distretto di Canneto sull’Oglio
Il Comprensorio di Canneto sull’Oglio (Mantova) è sito in un area prettamente pianeggiante situata sulla linea di confine delle province di Mantova e di Cremona.
Questo Comprensorio è attualmente riconosciuto come il primo produttore italiano di alberature a foglia caduca coltivate a pieno campo.
L’attività vivaistica interessa all’incirca 3.000 ettari di superficie agraria ripartita in modo omogeneo su un totale di circa 200 aziende i cui addetti sono approssimativamente 1000.
A Canneto si coltivano soprattutto alberature con assortimenti sempre più variegati che vanno dalle piante ornamentali da giardino, a esemplari di conifere sempre verdi o a foglia caduca (larici, metasequoie, ginkgo biloba ed altri) dalle naturali forme piramidali, fastigate o allargate e striscianti, oppure le latifoglie come gli aceri, le betulle, i platani e i frassini che, con opportuni interventi di potatura ed educazione tramite tutori in bambù, assumono i profili più diversi, conici, arrotondati, piangenti o “a candelabro”.
IL vivaismo di Canneto sull’Oglio è conosciuto in tutta Europa per la produzione di alberature e questo ha consentito alle aziende più strutturate di essere presenti sui mercati europei fin dagli anni sessanta.
Il distretto del lago Maggiore o delle acidofile
Il lago Maggiore è probabilmente una delle aree di più antica vocazione florovivaistica, altamente specializzata nella produzione di acidofile (azalee, rododendri e camelie) che ha assunto dimensioni economiche significative a partire dagli anni 70 del secolo scorso. Oggi vi operano circa 140 aziende con una superficie totale di oltre 300 ettari di cui 200 in pieno campo. La produzione è orientata al mercato interno ma per le produzioni tipiche del lago destinate ad ornare i giardini ed a durare nel tempo si sono sviluppati negli anni recenti significativi flussi d’esportazione verso il centro-nord Europa.
I distretti della Sicilia
Il florovivaismo in Sicilia è nato come fenomeno di riconversione colturale o di diversificazione produttiva d’aree agricole già utilizzate a frutteto, o ad ortaggi, più che come coltivazione specializzata. Un esempio di riconversione di successo, è quello che ha interessato il versante Tirrenico in provincia di Messina: qui la crisi del comparto agrumicolo ha spinto centinaia di vivai ad abbandonare la riproduzione d’agrumi per impianto, per passare a quella degli agrumi ornamentali.
Una scelta rivelatasi molto redditizia, dal momento che oggi, il “distretto” mette in campo circa 300 aziende, un migliaio d’addetti, ed oltre 700mila piantine, ed un fatturato stimato intorno ai duecento miliardi. Anche qui siamo di fronte ad andamento tendenzialmente buono, con aziende che puntano al consolidamento ed alla qualificazione delle proprie produzioni attraverso la specializzazione, puntando forte sulle piante da patio mediterranee: agrumi, ma anche olivo, kenzia, Phoenix, Citisus.
Una delle aree sicuramente più interessanti per il vivaismo ornamentale è quella della costiera Jonica da Acireale a Calatabiano in provincia di Catania dove sulle pendice dell’Etna sui terreni lavici altamente fertili, le piante ornamentali hanno piano piano preso il posto dei limoni e degli aranci da frutto. Un sistema tuttora basato sulle piccole aziende familiari, ma dove già si vedono aziende specializzate in una o due colture che producono con elevati standard qualitativi per altri vivaisti della zona e che hanno anche un proprio mercato sia al nord che nei paesi dell’Unione Europea.
Il distretto di Saonara
Il distretto produttivo di Saonara in provincia di Padova è uno dei più antichi d’Italia, vi sono concentrati oltre il 40% dei circa 2000 ettari coltivati a vivaio dalle circa 1000 aziende presenti in tutto il Veneto.
Le produzioni vanno dalle piante ornamentali da giardino, alle alberature, alle piante per il paesaggismo estensivo e la forestazione.
Le aziende pur orientate al mercato locale sono presenti anche sui mercati esteri e del centro-Europa.
Il distretto di Grottammare
Un altro distretto vivaistico eccellente è nella zona di Grottammare e San Benedetto del Tronto in provincia di Ascoli Piceno dove è diffusa la coltivazione delle piante mediterranee ed a clima sub-tropicale come i palmizi.
Anche qui vi sono circa un centinaio di aziende dedite al vivaismo ornamentale, ed alcune delle più importanti aziende di Pistoia hanno una filiale di produzione in questa zona ad ulteriore conferma delle caratteristiche distrettuali e della forte integrazione sulla gamma dei prodotti da offrire.