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La direttiva Case Green dell’Unione Europea

22 Maggio 2024

L’Unione Europea ha compiuto un passo fondamentale verso un futuro sostenibile con la pubblicazione della direttiva “CASE GREEN” (EPBD – Energy Performance of Building Directive) nella Gazzetta Ufficiale l’8 maggio 2024.

Questa normativa, che entrerà in vigore il 28 maggio 2024, richiede ai Paesi membri di implementare importanti misure per migliorare l’efficienza energetica degli edifici e ridurre le emissioni di carbonio.

La direttiva “CASE GREEN” mira a migliorare l’efficienza energetica, ridurre le emissioni di carbonio e promuovere l’uso di energie rinnovabili. E’ indubbio che le piante, il verde in tutte le sue declinazioni dovranno giocare un ruolo fondamentale per dare concreta attuazione ai principi della direttiva che avrà un impatto significativo anche sui valori immobiliari. Gli edifici che non rispettano i nuovi standard energetici, infatti, potrebbero vedere una diminuzione del loro valore di mercato, mentre quelli conformi ai requisiti della direttiva potrebbero beneficiare di un aumento del valore.

I singoli Stati membri avranno due anni per recepire i contenuti della direttiva, ma dovranno adottare alcune misure già nei prossimi mesi. Ecco le principali scadenze:

  • Entro il 31 dicembre 2024: Gli edifici non residenziali dovranno essere dotati di sistemi di automazione e controllo per gli impianti di riscaldamento, condizionamento e ventilazione combinati con potenza nominale utile superiore a 290 kW.
  • Dal 1 gennaio 2025: Stop agli incentivi fiscali per l’installazione di caldaie alimentate da fonti combustibili fossili.
  • Entro il 31 dicembre 2025: Presentazione della prima proposta del piano di ristrutturazione da parte degli Stati membri UE.
  • Entro il 31 dicembre 2026: Tutti i nuovi edifici pubblici e non residenziali, con superficie coperta utile superiore a 250 mq, devono essere dotati di un impianto solare adeguato.
  • Entro il 1 gennaio 2027: L’Italia deve stabilire una tabella di marcia per introdurre i limiti del GWP (Global Warming Potential) totale cumulativo per le nuove costruzioni.
  • Entro il 31 dicembre 2027: Tutti gli edifici pubblici, con superficie coperta utile superiore a 2000 mq, e gli edifici non residenziali, con superficie coperta superiore a 500 mq e soggetti a ristrutturazione importante, devono essere dotati di un impianto solare adeguato.
  • Dal 1 gennaio 2028: Gli edifici pubblici di nuova costruzione dovranno essere ad emissioni zero. Inoltre, per gli edifici di nuova costruzione con superficie superiore a 1000 mq, scatta l’obbligo di calcolare il GWP durante l’intero ciclo di vita.
  • Entro il 31 dicembre 2029: Tutti i nuovi edifici residenziali e i nuovi parcheggi coperti dovranno essere dotati di impianti solari adeguati.
  • Dal 1 gennaio 2030: Tutti gli edifici di nuova costruzione dovranno essere ad emissioni zero.
  • Entro il 31 dicembre 2030: Tutti gli edifici pubblici esistenti, con superficie utile superiore a 250 mq, dovranno essere dotati di impianti solari adeguati. Inoltre, tutti gli edifici residenziali e non residenziali dovranno ridurre di almeno il 16% il consumo medio di energia primaria rispetto al 2020.
  • Entro il 1 gennaio 2033: Tutti gli edifici non residenziali dovranno ridurre di almeno il 26% il consumo medio di energia primaria rispetto al 2020.
  • Entro il 1 dicembre 2035: Tutti gli edifici residenziali dovranno ridurre di almeno il 20-22% il consumo medio di energia primaria rispetto al 2020.
  • Dal 1 gennaio 2040: Stop per l’installazione di caldaie alimentate da fonti combustibili fossili.
  • 2050: Decarbonizzazione del parco immobiliare Europeo.

Queste misure rappresentano una sfida significativa, ma necessaria, per garantire un futuro sostenibile ed auspichiamo che possano essere estese non solo ai paesi dell’Unione Europea ma a livello globale.